CHI SONO I MIEI COLLABORATORI…

In molti mi chiedono chi sono i miei collaboratori ideali…come scelgo o le caratteristiche che devono avere…Ho riflettuto e ho dedotto che non ho mai chiesto loro un curriculum…
Mai…
Ai miei dipendenti non ho mai chiesto il curriculum….perché a che mi serve?
L’esperienza che ci facciamo è quotidiana e io per prima imparo tutti i giorni…non credo di aver mai vissuto un giorno uguale a un altro…

La mia ambizione sarebbe di circondarmi di persone felici… sicuramente chi è felice lavora con passione….se viene volentieri trova sempre un buon motivo per venire a lavorare

Ai miei dipendenti non chiedo il curriculum, ma di vivere con amore e di metterci il cuore…
Le aziende non hanno bisogno di infinite referenze, ma prima di tutto di persone serie che abbiano voglia di abbracciare un obiettivo comune.

Un curriculum non dice nulla, parla solo di cose oggettive: ma non hanno altrettanta importanza quelle soggettive? Quello che piace fare ad una persona, il modo in cui si approccia ad un problema e come gestisce lo stress… come si veste…sì perché da noi è importante la cura della persona e il gusto che ha nel proporsi….

Un curriculum non dice nulla

Le persone che fanno parte della mia azienda le conosco bene, anche se non ho mai visto un loro curriculum: so che sono persone affidabili, che svolgono il lavoro con passione e che sono in grado di portare avanti l’azienda in caso di una mia assenza.
Il Nostro Armadio in Giardino appartiene a tutti, non è solo mio.
E mi piace che pensino al plurale… abbiamo facciamo cresciamo…
Io cresco insieme ai miei dipendenti: non ci sono orari troppo rigidi, se c’è da fare si fa…se non c’è da fare si studia, si pensa…si cerca di prepara al meglio qualche iniziativa innovativa…o si preparano look da proporre per essere sempre aggiornate sulle tendenze del momento
Non mi piacciono persone “impreparate”…la cultura nel proprio lavoro è indispensabile…la curiosità per le novità anche…ecco perché non ritengo una perdita di tempo parlare di cose che sembrano “frivole” ma che invece fanno crescere professionalmente
Però bisogna amare questo lavoro se non vedo interesse chiedo di non continuare a insistere nel restare….
Al lavoro è importante essere felici: ci si passa gran parte della giornata e deve essere confortevole…da noi non manca mai un dolcetto o un caffè caldo…e non manca mai la voglia di provare ad indossare qualche abito appena arrivato…per questo è importante esserci e non “tanto per…” ma metterci del proprio…

A chi ha deciso di cambiare lavoro consiglio di riflettere sulle ragioni e sui passaggi da fare: l’ego, lo stipendio e i contrasti con il capo non sono dei buoni motivi, lo è invece l’opportunità di crescita. Se in un’azienda si sente di non poter crescere ulteriormente, non ha più senso continuare a lavorare in quel posto.
E prima di scegliere dove, provare a capire se quel mondo ti rappresenta…
Per essere un lavoratore felice bisogna partecipare ATTIVAMENTE al lavoro e alla vita aziendale, avere un costante spirito di iniziativa.
Bisogna metterci amore come in tutte le cose…
E se non ci si trova bene, cercare altro e avere il coraggio di lasciare per dignità e rispetto di chi sta investendo su te…se un’azienda crede in te è una cosa fantastica…ti sceglie…
Vorrei mancare ai miei ragazzi come loro mancano a me quando non ci sono…
E capire che anche loro pensano STO FACENDO il lavoro più bello del mondo…

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